Ablazione del Tartaro
L’ablazione del tartaro o detartrasi consiste nella rimozione meccanica dei depositi di tartaro sui denti utilizzando uno strumento odontoiatrico che raschia la formazione dai denti.
Tale strumento (curette) può anche essere elettrico, a ultrasuoni, l’utilizzo è dovuto all’eliminazione degli agenti eziologici che causano infiammazione.
L’operazione viene compiuta da un odontoiatra o un igienista dentale sulla parte dei denti esposta, ma anche sulla porzione normalmente coperta dalle gengive nella parte in cui queste non sono aderenti al dente.
La detartrasi è una tecnica di prevenzione delle patologie gengivali e parodontali, perciò andrebbe effettuata con regolarità. La frequenza delle sedute di detartrasi è stabilita sul singolo paziente, a seconda della:
• disposizione dei denti, la disposizione dei denti influisce sulla formazione del tartaro: denti affollati, malposti, creano delle zone difficili da detergere con lo spazzolino e con tutti gli altri strumenti di igiene, e per questo motivo in queste persone la formazione di tartaro avviene più rapidamente che in altri.
• igiene personale, le abitudini dell’individuo incidono sulla formazione di tartaro: i denti andrebbero lavati 3 volte al giorno, dopo ogni pasto, e se questo non avviene con regolarità la formazione di tartaro è accelerata.
• stato di salute delle gengive, uno stato di salute non ottimale delle gengive impone sedute di igiene professionale più frequenti, per evitare che il tartaro aggravi la parodontopatia.
• fattori predisponenti, l’insorgenza del tartaro che sono individuali.
Normalmente, per i pazienti con una perfetta salute del cavo orale, le sedute avvengono ogni 12 mesi.